IL MONDO DELLE SPEZIE

IL CORSO

Questo corso è incentrato sull’utilizzo delle spezie nei piatti palestinesi. 

All’inizio della lezione Majdulin farà un gioco per far indovinare e insegnare come riconoscere alcune spezie come il sumac, lo zatar, il garam masala, il coriandolo, il cumino, il lumi, il fieno greco, lo zafferano, il cardamomo e così via. Successivamente si passerà alla spiegazione delle loro proprietà e del loro utilizzo in cucina, in particolare in alcuni piatti simbolo della Palestina, quali maqloubeh, mussakhan, moajanat o qedra, il riso tipico della città di Hebron. 

Sono previsti tre menù differenti, in base alla disponibilità, ognuno con due piatti salati e un dolce. Tutti i dolci hanno bisogno dello sciroppo di zucchero: zucchero, acqua, limone.

PIANO DIDATTICO

Ogni volta un menù diverso tra:

  • Fatteh con pane, melanzane, yogurt e pomodori oppure rotoli di mussakhan (petto di pollo, summac, cipolla, olio d’oliva)

 

  • Moajanat vari (farina 00, lievito, acqua, sale, sesamo, cumino, spinaci, cipolla, summac, pepe, sale, olio d’oliva, feta, primo sale, prezzemolo, carne macinata, cipolla, zaatar)

 

  • Maqloubeh (riso, carote, melanzane, patate, spezie, aglio, pinoli, capelli d’angelo, pomodoro, olio, cipolla)
DETTAGLI

Costo

45€

Cosa comprende

– 2 ore di corso
– degustazione
brochure con ricette e attestato di partecipazione

CHI SONO SAHAR E MAJDULIN

Sahar e Majdulin sono di origine palestinese, ma non sono mai state in Palestina. Eppure, non vedrebbero l’ora di andarci.

Sahar è nata ad Ar-Rusaifa, vicino ad Amman, in Giordania, dove si sono trasferiti i suoi genitori da Gerusalemme nel 1948. Qui ha conosciuto Mohammad, un lontano parente, anche lui palestinese e dopo il matrimonio nel 1993 si sono trasferiti insieme a Milano, dove c’era un cugino di famiglia. Da quel giorno Mohammad, che ha dovuto presto lasciare i suoi studi in medicina, ha sempre lavorato come caposala al Savoia, mentre Sahar, che in Giordania faceva l’infermiera, si è occupata della famiglia e dei loro quattro figli: Hamza, Majdulin, Yasmeen e Bushra.

Sahar è un amante della tradizione, non le piace troppo sperimentare cose nuove, ma tramandare e cucinare quelli che sono i piatti delle sue origini palestinesi. 

Questa passione l’ha trasmessa in particolare a una delle sue figlie, Majdulin, che fin da piccola l’ha sempre aiutata: “le altre mie sorelle fanno le principesse!”, scherza. Sahar e Majdulin amano talmente cucinare insieme che non nascondono di aver pensato spesso anche di aprire un’attività: “ho sempre avuto il sogno di un locale mio, mi piacerebbe tantissimo, ma intanto insegnare in una scuola di cucina può essere l’inizio… Insomma, è il mio momento!”

Ma Majdulin è una tosta, non si ferma mai e parallelamente alla sua passione per la cucina, si è laureata in Scienze Internazionali e Istituzioni Europee alla Statale di Milano. Attualmente sta frequentando la magistrale in Diritto dell’Uomo, della Migrazione e Cooperazione Internazionale a Bergamo, perché quello che le piacerebbe fare è operare nell’ambito della cooperazione e dei campi profughi. “Non sai quanto vorrei tornare e lavorare in Libano”. 

LA CUCINA PALESTINESE NEGLI ARTICOLI DI GIULIA UBALDI

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