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  • 9 Gennaio 2026
  • venerdì, 20:00 Fino alle 22:00

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Cucina coreana contemporanea

venerdì, 20:00 Fino alle 22:00
9 Gennaio 2026

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CUCINA COREANA CONTEMPORANEA

COREA

con Han

IL CORSO

In questo corso ci teniamo subito a chiarire una cosa: non vi immaginate ore ed ore di cucina, ad esempio di cottura e fermentazione del kimchi, o di lunghe preparazioni di piatti tradizionali della nonna… Niente affatto, questo è un viaggio nella Corea contemporanea di oggi, in quella che è la cucina casalinga nella maggior parte delle case coreane, ovvero: semplice e veloce. “La Corea moderna è fatta di persone che lavorano tanto e hanno poco tempo per cucinare, ed è questa la Corea che voglio portare in tavola, quella fatta di ricette facili da replicare, con ingredienti che si possono trovare ovunque anche a Milano, quella fatta di piccoli stratagemmi per improvvisare una cena coreana anche all’ultimo”. Insomma, una totale reinterpretazione, anche perché come dice sempre Han “è adesso che la Corea sta scrivendo il suo passato”.

Di questo corso per ragioni organizzative e di tempo non è possibile la versione gluten free e vegetariana.

PIANO DIDATTICO

1. Tteokbokki con pancetta di maiale su purea di patate, kim e cipollotto (gnocchi di farina di riso,  patate, pancetta di maiale, alga kim, sale, polvere di peperoncino, olio di semi di girasole, aglio, sciroppo di mais, salsa di soia, cipollotto, semi di sesamo, erba cipollina, acqua)

2. Mu kuk, zuppa di ravanello e gochujang (ravanello, tonno all’olio di oliva , cipollotto, cipolla, aglio, salsa fermentata di peperoncino, acqua, sale, pepe)

3. Bulgogi con riso al vapore (riso ribe, coppa di maiale, salsa di soia, olio di sesamo, succo di pera, zucchero di canna, sciroppo di mais, funghi, zenzero, cipollotto, aglio, pepe, semi di sesamo, acqua)

4. Kimchi jeon (frittelle di cavolo fermentato, peperoncino, fecola di patate, polvere di peperoncino, olio di semi, acqua)

5. Tteok al miele e cannella (gnocchi di farina di riso, burro, miele, cannella, semi di sesamo e acqua)

In accompagnamento un calice di Somek Sa (soju, birra e soda)

Di questo corso per ragioni organizzative e di tempo non è possibile la versione gluten free e vegetariana.

DETTAGLI

Costo

60€

Cosa comprende

– 2 ore di corso
– cena
– brochure con ricette e attestato di partecipazione

CHI È HAN

Han nasce a Séoul negli anni Ottanta, ma già a due anni insieme alla mamma e al fratello più grande vanno a vivere a Roma per raggiungere il papà, che nel frattempo aveva vinto un concorso della Diocesi coreana per studiare all’Accademia di Belle Arti. “Ai tempi era una pazzia andare dall’altra parte del mondo, non era così comune come oggi”, racconta Han. “In più non c’era internet, quindi finiamo a vivere in una borgata, la borgata Fogaccia, senza sapere bene che cos’era, solo perché costava poco… Ed è così che scopriamo l’esistenza dei borgatari!”, scherza e continua Han, che alla fine si dichiara molto contento di essere cresciuto in un quartiere così popolare.

insieme alla madre, fondano una società di importazione di materiali interni per la costruzione e la progettazione delle chiese in Corea. “I coreani sono per lo più atei, non ci sono tanti cattolici, meno del 15%, ma quei pochi che ci sono, sono veramente tanto cattolici, un po’ come la mia famiglia”. Seguono anni dove i genitori sono molto impegnati sul lavoro: “mia madre è la mente dietro tutte le idee di mio padre, e lui le mani”. Ed è così che Han si ritrova a crescere per lo più da solo e a doversi cucinare fin da piccolo: “ho iniziato non per passione, ma per nutrirmi!”, dice ironico, “avevo 8 anni quando mi sono fatto il mio primo piatto di pasta”. Ma l’idea dei genitori resta sempre quella di tornare a vivere in Corea, per questo fanno ritorno sempre più spesso e Han passa molto tempo con la vicina, la signora romana che abitava di fianco a loro: “quando c’erano i miei si mangiava coreano, quando c’era lei la gricia!”.

Approfittando di un’infanzia piena di agi e libertà, Han decide però di restare a Roma e studiare cinema al Centro sperimentale di cinematografia; dopo la laurea, inizia a lavorare nella pubblicità, in particolare nel montaggio, vivendo per un periodo anche in Romania, a Bucarest. Finché non arriva l’obbligo di ritornare in Corea per il servizio militare: “questo perché non ho mai rinunciato alla mia cittadinanza coreana, che infatti ho ancora, perché lo stato coreano non permette di averne due, ma obbliga a scegliere”.

In questi anni si avvicina alla comunità italiana in Corea, non numerosa ma fondamentale per lui per mantenere il suo legame con l’Italia, il paese dove alla fine era stato, vissuto e cresciuto fino a quel momento. È qui che fa due incontri che saranno determinanti per la sua vita futura: prima con lo chef abruzzese Gianfelice Ammirati che ai tempi teneva cooking class di cucina italiana per i coreani e che introduce Han a questo mondo, all’inizio per divertimento; poi con Alessandra, originaria di Como, che diventa presto la sua fidanzata e con la quale, dopo sei anni passati insieme in Corea, nel 2022 decidono di trasferirsi a Milano, dove vivono attualmente.

Oggi Han si occupa ancora di montaggio ma da freelance, insegna il coreano agli italiani ma non solo e continua a fare quello che alla fine fa da sempre, ovvero cercare di unire questi suoi due mondi, l’Italia e la Corea.

GALATEO COREANO

Aspetta sempre gli altri e metti le tue posate nella ciotola

Quando tutti hanno finito di mangiare, poggia le posate sul tavolo e alzatevi tutti assieme

Le persone più giovani mangiano dopo che le più anziane hanno iniziato

Non mettere le tue posate dentro ai piatti condivisi

Non fare rumore mentre mangi

Non mettere il cucchiaio in bocca fino in fondo

Non bere la zuppa tenendo la ciotola

Non piegarti tutte le volte che porti il cibo alla bocca

LA CUCINA COREANA NEGLI ARTICOLI DI GIULIA UBALDI

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