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  • 30 Maggio 2024
  • giovedì, 20:00 Fino alle 22:00

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Le ricette di mia mamma
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Le ricette di mia mamma

giovedì, 20:00 Fino alle 22:00
30 Maggio 2024

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LE RICETTE DI MIA MAMMA

BRASILE

con Enrico

IL CORSO

Qual è il tuo stereotipo sul Brasile?
In questo corso si andranno a decostruire tutti i cliché più diffusi sui brasiliani, partendo comunque dai piatti simbolo della tradizione. Per questo inizieremo con la preparazione della caipirinha, il cocktail brasiliano per eccellenza con lime, zucchero di canna, cachaca (distillato della canna da zucchero) e ghiaccio tritato; in accompagnamento come antipasto il pão de queijo, fatto con la fecola della manioca che imparerete a sbucciare e tagliare.
A seguire la portata centrale non poteva che essere la feijoada, di cui ne esistono un’infinità di versioni ma che resta l’icona per eccellenza della cucina brasiliana, il risultato delle fusioni delle abitudini alimentari europee con prodotti locali come il fagiolo nero. “Il riso, portato da portoghesi e i fagioli, solitamente cotti a lungo, sono la base dell’alimentazione in Brasile, come la pasta in Italia”. Infatti, sono gli unici due ingredienti che sono sempre presenti in tavola e che ogni volta vengono abbinati in modo diverso a seconda della regione. Ricordatevi che il Brasile è un paese enorme, più grande di tutta l’Europa messa insieme!
Infine concluderemo con il dolce manjar branco, che sarebbe “mangiare bianco”, legato a una tradizione di Capodanno di cui vi parlerà Enrico durante la serata. Ma questo è solo uno degli infiniti dolci brasiliani esistenti, perché il Brasile ha una tradizione dolciaria ricchissima, molto ampia e variegata. Il tutto sarà accompagnato dalla bevanda Guaranà, “la nostra Coca-Cola”.
Queste ricette il nostro cuoco Enrico le ha imparate e prese da sua mamma Fernanda Bocconi Azadinho, autrice del libro “Sabor Brasil”, da cui il nome del corso.

PIANO DIDATTICO
  • Caipirinha (lime, zucchero di canna, cachaca, ghiaccio)
  • Pão de queijo (fecola della manioca, olio di mais, latte, uova, parmigiano)
  • Esfiha, fagottini con ripieno di carne
  • Feijoada (riso bianco, fagioli neri, cavolo, cipolla, aglio, olio, alloro, carne di maiale disossata, salamelle, costine di maiale, salsiccia napoletana a fettine, carne salata essiccata, coppa, verzini, orecchio, piede, lingua, coda e cotenna di maiale lessati)
  • Farofa (burro, cipolla, aglio, pancetta, farina di manioca tostata, prezzemolo)
  • Manjar branco (amido di mais, zucchero, latte, cocco grattugiato, latte di cocco, prugne)

In accompagnamento la bevanda Guaranà e Caipirinha.

DETTAGLI

Costo

55€

Cosa comprende

– 2 ore di corso
– degustazione
brochure con ricette e attestato di partecipazione

CHI È ENRICO

“Ma non giochi a calcio, non sei un vero brasiliano!”
Inizia così l’infanzia di Enrico, nato a San Paolo in Brasile in una famiglia in parte di Porto, in Portogallo, Granada, Parigi e Bergamo. “Di sotto”, specifica Enrico. “Infatti, di brasiliani “veri” ci sono gli indigeni, tutti gli altri hanno altre origini”. Pensate che la rete migratoria da Brescia e Bergamo è talmente forte che in Brasile c’è una città che si chiama Nuova Brescia!
Quando Enrico ha sei mesi, i suoi genitori decidono di trasferirsi a Brescia, dove cresce e frequenta tutte le scuole. Ma a casa la cultura brasiliana continua a essere presente e tenuta viva, in particolare in cucina da sua mamma Fernanda che gli ha sempre preparato i piatti della tradizione, ma che soprattutto nel 2015 ha scritto un grandissimo libro chiamato “Sabor Brasile”, dove ha raccolto più di 100 ricette della vera cucina di casa brasiliana. “Ho sempre avuto la passione per i libri di cucina, finché non ho deciso di scriverne uno io”, ci racconta Fernanda. “E questa passione la devo a mia mamma Henriqueta, per tutti Neta, che infatti viene nominata più volte nel libro”.

si iscrive a Ingegneria Civile, poi fa un anno di Erasmus in Portogallo, ma durante questi anni universitari lavora sempre in vari locali tra sala e cucina. “Più come sfizio, per farmi qualche soldino e pagarmi i viaggi”. Nel 2013 si laurea con doppio titolo facendo l’esame di stato sia da ingegnere che da architetto e nel 2019 approda a Milano (dal 2014 come pendolare), dove lavora già al fianco di grandi nomi. Ma dopo pochi mesi scoppia la pandemia e si ritrova come tutti chiuso in casa: è in questo periodo che riprende la sua passione per la cucina, guardando video di ricette, sperimentando e soprattutto rileggendo il libro di sua mamma. “Ho passato il lockdown a cucinare tutti i giorni”. Oggi vive a Milano e lavora nella progettazione architettonica di edifici ad uso commerciale e culturale. “Ma continuo a non giocare a calcio, perché quello che voglio raccontare del Brasile è altro”.

LA CUCINA BRASILIANA NEGLI ARTICOLI DI GIULIA UBALDI

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